Stefano Sgueglia, di origini casertane, figura carismatica, concreta e lungimirante, ha dedicato la sua vita a realizzare le iniziative che ha sempre sognato, con il costante sostegno della famiglia. Dall’impresa nel campo della moda alla laurea in architettura il passo non è stato poi troppo lungo.

Stefano ha messo competenze e passione a servizio della grande opera di recupero dei due Castelli, che si rivela presto molto più di una personale ambizione: uno straordinario progetto per la valorizzazione di due territori e delle rispettive comunità, cui Stefano è fortemente legato. Il suo impegno, riconosciuto a livello nazionale, gli è valso la nomina di Console di AssoCastelli per la Campania.

Pina Martone, moglie e madre, fida consigliera e poi manager, lungo un bellissimo viaggio di coppia durato 46 anni. Laureata in lingue, Pina è una docente soddisfatta del proprio lavoro, finchè nell’anno 2000 Stefano inizia a coinvolgerla nel suo ambizioso progetto di recupero del Castello di Limatola. Dapprima dispensatrice di consigli – in particolare per tutto ciò che ha riguardato restauro e arredi – fino a diventare manager della struttura, Pina si occupa dell’organizzazione di eventi, del wedding e degli ormai famosi Mercatini di Natale, riconosciuti tra i più importanti di Europa. L’esperienza maturata nella gestione del Castello di Limatola e i risultati di successo che negli anni sono arrivati hanno permesso a Pina di seguire Stefano con entusiasmo e convinzione anche nel progetto di rinascita del Castello di Rocca Cilento.

Siamo nell’anno 2016, la favola continua e si tramanda ai figli. Tonio, ingegnere dell’edilizia, primogenito di casa Sgueglia, già da studente affianca il padre nella imponente opera di recupero e restauro del Castello di Rocca Cilento, senza mai tralasciare la gestione amministrativa delle attività di famiglia. E non solo. Con il Maestro Beppe Vessicchio, amico di lungo corso degli Sgueglia, Tonio si cimenta in un esperimento giovane e innovativo: la produzione del “Gin Orchestra”, gin naturale frutto del connubio tra musica, bevande e socialità.

Piera mette a frutto la sua passione per la moda e la creatività ereditata da mamma e papà, laureandosi in Fashion Design a Milano, città che avrebbe potuto offrirle sicuramente tante opportunità di lavoro. Ma la passione per i Castelli trasmessa dai genitori travolge anche lei. Così Piera si getta a capofitto nelle attività a lei più congeniali, in particolare segue la madre nell’organizzazione di matrimoni ed eventi da fiaba, apportando nell’impresa di famiglia quel tocco di innovazione soprattutto in termini di comunicazione social e pubbliche relazioni, perché la favola continui anche attraverso il linguaggio prediletto dalle nuove generazioni.